Fiori di ceramica: il manifesto artistico di Raffaele Poggio

  • WhatsApp
  • Telegram
  • Reddit
  • LinkedIn

Raffaele Poggio, cantautore e attore classe 1980, è in testa da mesi alle classifiche degli artisti musicali indipendenti con il suo ultimo singolo dal titolo Fiori di ceramica, uscito su tutte le piattaforme di streaming musicale il 23 febbraio scorso. Il brano, fortemente improntato al sociale, si fa portavoce del profondo e intimo sentire di Raffaele che ha messo in musica la sintesi del suo carattere e della sua anima. Una canzone nata in un momento difficile, l’ennesimo della vita dell’autore che attraverso l’arte ha sempre superato ogni ostacolo. A pochi giorni da un intervento al cuore Raffaele ha incontrato virtualmente Fabiano, un suo fan, anche lui in lotta con una seria malattia. Fabiano ha voluto sostenere Raffaele e soprattutto ringraziarlo per il conforto tratto dalle sue canzoni. Questo ha rafforzato ulteriormente la consapevolezza del cantautore torinese sull’importanza della musica come veicolo per tendere una mano al prossimo, per condividere emozioni, per stare vicino a chi soffre nonostante la distanza e nonostante a volte nemmeno ci si conosca di persona. Per Raffaele, la gentilezza e la solidarietà sono ormai una vera e propria missione di vita, da esprimere attraverso le canzoni, la recitazione e ogni altra forma di espressione.

Raffaele, che cosa rappresenta oggi per te Fiori di ceramica, a due mesi dalla sua uscita?

Devo essere sincero, rappresenta una tappa importante del mio percorso musicale, anzi, di tutto il mio percorso artistico in generale. È per tanti versi un concentrato del mio modo di intendere la vita, dice tanto sulla persona che sono. Fiori di ceramica è una canzone nata dal cuore, dalla voglia di diffondere un messaggio importante, di dichiarare con tutta la mia voce che è il momento di essere tutti quanti più umani. Nella vita ho vissuto sulla mia pelle il bullismo, le discriminazioni, l’emarginazione, ho vissuto difficoltà in diversi ambiti, da quello domestico a quello lavorativo e so cosa vuol dire sentirsi soli perché tutti attorno a te si voltano dall’altra parte. Aiutare non è facile a volte, ma credo sia doveroso. Io voglio essere una persona che non si gira di fronte alle difficoltà e questa canzone è un modo per tendere la mano a tutte quelle anime fragili che hanno bisogno di non sentirsi sole per poter continuare a lottare sperando in un futuro migliore.

Credi che sia stato proprio questo tema importante a far apprezzare dal pubblico la tua canzone?

Non esistono persone che nella vita sono state sempre felici, tutti prima o poi ci troviamo a vivere momenti bui; pertanto, credo che per le persone sia stato facile immaginare a quale stato d’animo mi riferisco nel brano. Credo però che la differenza l’abbia fatta la musica che è tutt’altro che cupa o malinconica. Ho pensato al brano come ad un abbraccio, un gentile e caloroso gesto di conforto, delicato ma deciso. Tantissimo ha fatto anche il videoclip di Fiori di ceramica, che descrive anch’esso in maniera perfetta ciò che sentivo di voler trasmettere.

Prima di Fiori di ceramica hai pubblicato diversi brani dalle sonorità latino-americane. Con l’arrivo dell’estate dobbiamo aspettarci un nuovo tormentone?

Non nascondo che sia un genere al quale mi ritengo molto affine, perciò non vi dovreste sorprendere, ma per ora voglio mantenere ancora un po’ di mistero a riguardo (ride, ndr). Fiori di ceramica ha espresso ciò che ho nel profondo dell’anima, ma io sono anche una persona estremamente positiva, energica e vogliosa di scatenarmi, quindi per raccontare questi lati della mia personalità servono sonorità diverse più calienti. Sentirete presto parlare ancora di me.

Oltre ad essere cantante sei anche attore e modello. Che ruolo ha la recitazione nella tua vita?

Ha un ruolo importantissimo. Le mie giornate sono dedicate in gran parte allo studio, che per un attore è fondamentale, e al confronto con altri colleghi. Quello che arriva su un set o su un palco è il frutto di tantissime ore di prove, di lavoro fatto su sé stessi. Io per questo dovrò sempre dire grazie al BAS Studio di Torino, che è diventata la mia seconda famiglia. Si tratta di un luogo che da un lato mi migliora come professionista, come attore, ma soprattutto mi dà modo di conoscere Raffaele, di metterlo alla prova, di migliorarlo costantemente. La recitazione e l’arte in generale sono strumenti che consentono di mantenere la mente e il cuore aperto.

Dopo i risultati ottenuti con le tue canzoni, dopo le serie tv, gli spettacoli a teatro e le tante campagne pubblicitarie che ti hanno visto protagonista qual è il prossimo traguardo che vuoi raggiungere?

Il traguardo che mi sono prefissato è essere prima di tutto l’essere umano migliore che posso essere. Raggiungo l’obiettivo ogni volta che non mi nascondo, che non mi reprimo, ogni volta che mi impegno e mi metto in gioco, ogni volta che ascolto le persone attorno a me e condivido con loro questa meravigliosa esperienza che è la vita. Certamente ho tanti obiettivi professionali, ma non possono essere raggiunti senza avere prima ben chiari in mente i propri valori. Se proprio devo rivelare un mio sogno nel cassetto allora scelgo Ozpetek. È un regista che stimo tantissimo e con il quale vorrei lavorare. Ho avuto modo di conoscerlo e mi farebbe molto piacere incontrarlo nuovamente in futuro sul set.

- 03/05/2024

ISCRIZIONE ALLA NEWSLETTER

Subscribe

* indicates required
© Cyrano Factory è prodotto da Media Factory Adv. All rights reserved.
ACCEDI CONTATTI REGISTRATI AUTORI