Meditazione

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Non è disperazione disperarsi,

ma questo vuoto sterminato spazio

di domande che restano inevase,

d’incorrisposti stabili quesiti

che da bambino proponevo a dio,

a mio padre, a mia madre, ai professori,

agli amici, con qualche fede aggiunta,

ma senza religione, di ottenere

risposte. Eccomi qua. Nessuno, sembra,

né dio né mio padre né mia madre

né tanto meno gli sparuti amici

ebbero mai risposta. Interrogarsi

diventa quasi maschera d’inerzia,

chiedere già sapendo che nessuno

avrà mai la risposta che chiedi.

Sedici lustri passano volando,

la paura del buio che bambino

ti angosciava, sì è fatta più paura,

ma non del buio, bensì di quel niente

che già sai che ti aspetta, e che conferma

l’infantile certezza, soffocata

senza successo, di essere già nato

quel niente che spaura, ma sapendo

che non c’è via di uscita e questo è tutto.

- 06/08/2022
TAGS: poesia

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