LIFE FOR SALE. Quadri della vita di un artista: dalla biografia romantica al mercato dell’arte. Di Stefano Napoli e Colori Proibiti

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LIFE FOR SALE

Quadri della vita di un artista:

dalla biografia romantica al mercato dell’arte

Performance ideata e diretta per il MACRO ASILO di Roma da Stefano Napoli

con Francesca Borromeo, Andrea Cerioli, H.E.R., Filippo Metz,

Raffaella Montani, Simona Palmiero, Luigi Paolo Patano

Luci Mirco Maria Coletti

Consulenza musicale Federico Capranica

Foto Dario Coletti

LIFE FOR SALE Quadri della vita di un artista: dalla biografia romantica al mercato dell’arte, è la nuova performance ideata e diretta per il MACRO ASILO di Roma da Stefano Napoli, che ha visto in scena Francesca Borromeo, Andrea Cerioli, H.E.R., Filippo Metz, Raffaella Montani, Simona Palmiero e Luigi Paolo Patano.

Per il talento visionario di Stefano Napoli sono radicalmente insufficienti la parola, il palcoscenico, le quinte, il sipario. La sua filosofia del teatro è in grado di andare oltre i confini del significato e di produrre un linguaggio interamente affidato al gesto, agli attori e al loro corpo, alle luci e alla musica, allo spazio. Con la compagnia Colori proibiti da lui fondata, Stefano Napoli riproduce il perenne conflitto latente nei meandri più oscuri dell’animo umano e dell’esistenza, gli dona forme visibili, “implacabilmente suggestive”, arrivando a una filosofia del teatro che produce infine una sorta di magia della Pace. Gli attori in campo e lui stesso, si muovono infatti come un intellectus agens in senso proprio, un intelletto agente, e un intellectus capax, dove il talento ha finalmente senso per se stesso. Due parti della stessa anima individuale che si fondono e si moltiplicano in un’unica anima collettiva.

Il teatro di Stefano Napoli mostra che una tale unità è possibile. In LIFE FOR SALE la parola è utile ma il linguaggio è interamente affidato al gesto, agli attori e al loro corpo, alle luci, alla musica e allo spazio, il “dove”, quali elementi primari di una tela vivente. È un ritorno alle origini di un teatro antico, dove la magia, il sogno, l’anima, il pensiero, lo spazio, la ritualità, erano in fondo la stessa cosa. Una sorta di “prima mente” che produce tutti gli effetti e per la quale i personaggi interagiscono tra loro, intrecciano corpi, emozioni e sensi, costruendo dei quadri in movimento unici nel tempo e nello spazio, opere che lo spettatore sa di non poter più rivedere da nessun’altra parte e che pertanto deve afferrare in quell’unico attimo vivente, fatto di figure, astratto e suoni.

LIFE FOR SALE si articola in sei quadri:

  1. Innocenza e povertà
  2. Poveri fiori: morte dell’ artista da giovane
  3. Il patto con il mercante: la carezza del cinismo
  4. Money, money, money
  5. Credersi una star: illusione in cambio di ispirazione
  6. Ho ancora il mio corpo se qualcuno vuole comprarlo

Note Di Regia

Si aggira incerto nell’enorme sala. Un tempo, quando si viaggiava sicuri verso destinazioni conosciute, l’avremmo definito un artista. Dalla sua avrebbe avuto l’aiuto delle Muse (addirittura nove), o il talento o la disciplina o un ambiente favorevole, chissà. Sarebbe stato incline alla malinconia, forse anche alla follia: avrebbe fatto curriculum. Gli sarebbe stata perdonata qualche stravaganza, una vita più o meno dissoluta ne avrebbe fatto un maledetto. Ancora meglio se moriva abbastanza giovane, in totale miseria, dopo aver mangiato pane e sardine. Un mercante dalla vista lunga avrebbe poi saputo come vendere la sua sofferenza. Lui si aggira incerto, ancora non lo sa, ma un mercante potrebbe salvarlo e fare di lui un investimento, fare la differenza tra l’anonimato e una fama da rockstar. Un colpo di fortuna ed è fatta.

Stefano Napoli

Stefano Napoli è alla guida del Gruppo Colori Proibiti dal 1980. Sue le regie di “Creditori” di A. Strindberg (1981), “Blues” di T. Williams (1982), “La notte degli assassini” di J. Triana (1983), “Drammatico – Bianco e Nero” dal diario di Vaslav Nijinsky (1983), “Anna Frank” (1985), “Ho fatto della mia anima un luogo di piaceri” – Omaggio a Roland Barthes (1986), “Icaro” – Viaggio intorno a Max Aub (1987), “Giovani donne in abiti chiari” – Per un’aria di Enrico Caruso (1989), “Bei tempi” (1991), “Nel fondo dell’occhio” (1992), “Amara” (1995), “Showroom” – Rassegna di spettacoli del Gruppo (1995), “Vinti” – Repertorio di luoghi romantici ad uso dei cinici (1997), “Ruggine” – Da un sogno su “Persiani” di Eschilo (1999), “Grâce à l’homme” dal Prometeo liberato di P.B. Shelley (2000), “Come baby” – Tra le pieghe della “Lulu” di F. Wedekind (2001), “Invidia” – In difesa del Caino di Lord Byron (2003), “Io non ti salverò” – Scene dall’Ifigenia di Euripide (2006). “Circus Dark Queen” – Ricordando ‘Antonio e Cleopatra’ di W. Shakespeare (2010). n “Amara” è stato tra i sei spettacoli selezionati/vincitori del premio ETI Vetrine 1996 con tappe al Teatro Due di Parma, al Teatro Verdi di Milano e al Teatro Valle di Roma. Ha partecipato alla rassegna “Tam Tam” organizzata al Teatro Comunale de L’Aquila dal Gruppo di Azione Critica e alla rassegna “Contattoff” organizzata al Teatro San Giorgio di Udine dal Centro Servizi e Spettacoli. n “Vinti” ha partecipato al Festival Opera Prima 1997 di Rovigo, al Granfestival dei Giovani in Sicilia e alla maratona teatrale dedicata alla ricostruzione del nuovo teatro di Mostar ospitata al Teatro degli Artisti di Roma. n Il 26 giugno 1997 per la galleria d’arte Spicchi dell’Est è stata realizzata al Villaggio Globale di Roma, in occasione della mostra del pittore polacco Szymon Urbanski, la performance “La poesia non salva la vita”. n Nel febbraio 1999 “Nel fondo dell’occhio” ha partecipato alla rassegna romana “Sentieri d’ascolto – Senza fissa dimora”. n “Ruggine” ha partecipato alla rassegna ETI “Maggio cercando i teatri” 2000 al Teatro Rondò di Bacco di Palazzo Pitti a Firenze. n “Grâce à l’homme” è stato realizzato alle Terme delle Acque Albule di Bagni di Tivoli, nell’ambito della rassegna del Teatro di Roma “Per antiche vie”. n “Come baby” ha partecipato al Festival Città Spettacolo 2001 di Benevento. n Al Teatro Ulpiano e alla Galleria Mondrian Suite di Roma “60×80” installazione teatrale con dipinti di Paolo Bielli (2003). n Il 15 aprile e il 18 novembre 2004 è stata realizzata per la galleria Ta Matete di Roma la performance “Calore naturale”. n Il 16 settembre 2004 in collaborazione con la galleria Monserrato Arte 900 di Roma, in occasione della Notte Bianca, “Fiori e spari”.

  

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Ufficio Stampa Stefano Napoli, e Compagnia Colori proibiti

Agenzia Maya Amenduni – @Comunicazione

Maya Amenduni
+39 392 8157943
mayaamenduni@gmail.com

https://www.facebook.com/MayaAmenduni

- 10/04/2019

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