produzione Ag Spettacoli e Tradizione e Turismo
presentano
PEPPE BARRA
in
LA CANTATA DEI PASTORI
di Peppe Barra e Lamberto Lambertini
con Lalla Esposito
e con Luca De Lorenzo, Serena De Siena, Massimo Masiello, Antonio Romano, Rosalba Santoro
musicisti Pasquale Benincasa (percussioni), Giuseppe Di Colandrea (clarinetto), Agostino Oliviero (violino e mandolino), Antonio Ottaviano (pianoforte)
musiche Giorgio Mellone
scene Carlo De Marino | costumi Annalisa Giacci
luci Luigi Della Monica | aiuto regia Francesco Esposito
regia di LAMBERTO LAMBERTINI
SALA UMBERTO
3 – 15 gennaio 2023
La Cantata dei Pastori è una delle opere teatrali più antiche della tradizione campana: la prima edizione fu pubblicata nel 1698 dallo studioso e drammaturgo siciliano (napoletano di adozione) Andrea Perrucci, con il titolo: Il Vero Lume tra l’Ombre, ovvero la Spelonca Arricchita per la Nascita del Verbo Umanato. Perrucci usò lo pseudonimo di Ruggiero Casimiro Ugone, per tutelare il buon nome del suo casato poiché, come poeta degli Armonici di San Bartolomeo e amico di nobili e di vari Viceré di Napoli, non volle associare il suo nome ad un’opera che mescola da sempre il sacro e il profano. La Cantata però riscosse subito un successo enorme e rimase l’opera più nota della sua produzione.
Un successo così vasto che per secoli il popolo napoletano, al termine della cena della Vigilia di Natale, si chiedeva: “A Messa, o a Teatro?” Messa di mezzanotte in chiesa o “Cantata dei Pastori”, sempre a mezzanotte, ma a teatro?
Peppe Barra è riuscito a mantenere questo appuntamento rituale, questa rappresentazione popolare, per più di quaranta anni. Prima con Roberto De Simone, che l’aveva riscritta come spettacolo della Tradizione musicale Campana, poi con la madre Concetta Barra e Lamberto Lambertini, nei teatri d’Italia e d’Europa, infine da solo per tutti gli anni seguenti.
Uno spettacolo che, pur attenendo al poema religioso, al dramma pastorale e alla commedia dell’arte, il popolino aveva trasformato, nel corso del settecento, dell’ottocento e del novecento, in un gustoso e glorioso pasticcio di sentimento religioso e di teatro comico.
Peppe Barra, di nuovo insieme con Lamberto Lambertini, la ripropone quest’anno in una nuovissima edizione, per offrire all’affezionatissimo pubblico sorprese continue, colpi di scena imprevisti, risate irrefrenabili e lacrime di commozione, come quando il papà o la nonna decidevano a mezzanotte di optare per il Teatro, portando noi bambini, senza più sonno, ad attendere, tremanti d’eccitazione e anche di paura, che l’enorme sipario si aprisse.
Peppe indosserà l’amata maschera di Razzullo, pulcinellesco scrivano, mentre i panni di Sarchiapone li indosserà Lalla Esposito, ricomponendo così la coppia teatrale che ha riscosso tanto successo nella scorsa stagione, per reinventare le buffe vicissitudini dei due poveracci napoletani catapultati in Palestina, dalla fame il primo, dai suoi crimini il secondo, proprio nei giorni dello scontro titanico tra gli Angeli e i Demoni, mentre Maria e Giuseppe cercano un riparo per la nascita del Figlio di Dio. Questo spettacolo, oltre alla regia di Lamberto Lambertini, conserva la squadra vincente dell’ultima produzione: musiche Giorgio Mellone, scene Carlo De Marino, costumi Annalisa Giacci, disegno luci Francesco Adinolfi.
SALA UMBERTO
Via della Mercede, 50, 00187 Roma
prezzi da 30€ a 25€
DATE:
Dal 3 al 5 gennaio h 21 – il 6 gennaio h 17.00 – il 7 gennaio h 21
8 gennaio h 17 – dal 12 al 14 gennaio h 21 – il 15 gennaio h 17