Letture sotto l’ombrellone: “L’isola degli idealisti” di Giorgio Scerbanenco

  • WhatsApp
  • Telegram
  • Reddit
  • LinkedIn

È un microcosmo perfetto quello racchiuso nella villa padronale dell’isolotto della Ginestra, composto dalla famiglia Reffi al completo, il padre Antonio e i figli Carla e Celestino, da un custode, due domestiche e due cugini del capostipite, Vittorio e Jole, marito e moglie, parenti poveri ospitati perché in difficoltà economiche che per gratitudine diventano rispettivamente il primo lettore/editor di Carla, scrittrice per diletto, e la seconda governante della villa. La vita al Ginestrin, come lo chiamano gli indigeni e i suoi abitanti scorre lenta e pacifica, senza infamia e senza lode fino alla comparsa in scena di due avventurieri, Guido e Beatrice, in fuga perché ricercati dalle forze dell’ordine per una serie di truffe di piccola e grande entità. Celestino, medico come suo padre, e matematico per passione, elabora con meticolosità ed estrema razionalità un piano finalizzato a redimere questi ospiti inattesi, che non hanno fatto alcun mistero dei loro trascorsi, inventandosi per entrambi una “scuola di onestà”: una sorta di percorso di riabilitazione/redenzione che a suo avviso li aiuterà, una volta calmate le acque, a reinserirsi con decoro e discrezione nella società oramai recuperati da un punto di vista morale e relazionale. Il suo utopistico progetto non tiene però conto dei reali desiderata dei suoi protetti innescando una sorta di meccanismo perverso anche negli altri personaggi. Un processo lento ma costante che porterà la vicenda a ribaltarsi completamente e il lettore a tenere il fiato sospeso sino all’ultima pagina per seguire il corso degli eventi. Il romanzo, rimasto inedito per moltissimo tempo e poi pubblicato nel 2018 da La Nave di Teseo, offre un profilo dello Scerbanenco scrittore precedente alla sua prosa noir e pur rispettando i diktat dell’epoca (fu scritto negli anni quaranta del secolo passato, in epoca fascista e non reca per tale motivo nessun riferimento al periodo bellico né alla situazione socio-politica dell’epoca) offre un esempio chiaro e molto completo di quella che è la sua produzione letteraria. Una scrittura ironica e graffiante al punto giusto che non incorre mai in cadute di gusto o sensazionalismi fini a sé stessi, specchio fedele del narratore, acuto ed elegante osservatore dell’animo umano, senza sbilanciarsi mai verso l’universo maschile e/o femminile a senso unico, abile nel descrivere le vicissitudini peggiori con empatia e un senso di grande comprensione verso la vita e le sue mille contraddizioni. Capace di intravedere sempre la luce attraverso la crepa senza per questo cadere nel buonismo o nel melodramma, conservando una sagacia incredibile e atemporale che permette al romanzo di essere letto con gran piacere anche a distanza di molti decenni dalla sua creazione.

Lucia Guida

Giorgio Scerbanenco, L’isola degli idealisti, ISBN  9788893445962, € 17,00

- 13/08/2023

ISCRIZIONE ALLA NEWSLETTER

Subscribe

* indicates required
© Cyrano Factory è prodotto da Media Factory Adv. All rights reserved.
ACCEDI CONTATTI REGISTRATI AUTORI