“Io sono per la musica in tutte le sue forme”: per Forty M.C. non è un questione di dialetto, ma di testo!

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Forty M.C. ha reso disponibile il videoclip del suo nuovo brano, “Vita in vendita”, presentato ad Area Sanremo 2020 con il ritornello di Chiara Bettiga.

– Da cosa è formato il tuo background musicale?

Ho ascoltato qualsiasi genere musicale, dagli Squallor a Federico Salvatore, da Mario Merola ad Alex Baroni, da Mina a Giorgia.

Ho sempre fruito di tantissima musica urban come il reggaeton crudo di Don Omar, N.O.R.E., Tego Calderon, Pitbull; il reggaeton delle Nina Sky e di Lumidee; l’r&b di R.Kelly, Boyz II Men, Whitney Houston, TLC, Ashanti; il soul di Erykah Badu e Lauryn Hill; fino ad arrivare ai rappers Nelly, Ja Rule, Fabolous, Busta Rhymes, Jay Z, Fat Joe, Puff Daddy, Cassidy, Nas, 2 Pac, Notorious B.I.G e potrei andare avanti all’infinito.

– E tu, nella disputa tra gli artisti campani sull’uso o meno del dialetto, da che parte stai?

Io sono per la musica in tutte le sue forme. Fino a qualche anno fa era impossibile pensare di arrivare col dialetto all’Italia intera, figuriamoci all’estero. Nel rap è fondamentale la comprensione del testo e, prima, il pregiudizio la faceva da padrona. Ora abbiamo tanti esponenti di spicco in Campania che hanno fatto del dialetto il loro marchio di fabbrica, vedi Clementino, Rocco Hunt e la rivelazione Geolier. Io stesso, per farmi capire, fino a 5 anni fa scrivevo prevalentemente in Italiano, ma è inutile forzare la mano se mangiamo e respiriamo tutto il giorno in dialetto.

– Ho letto che hai fatto anche lo speaker radiofonico; quest’esperienza ti ha aiutato a conoscere meglio l’hip-hop?

In realtà no, in quanto nel 2010/2011 neanche le radio nazionali passavano tanto l’hip hop, quello che portavo al microfono era il frutto di un bagaglio che mi sono costruito negli anni, a partire dalla fine dei ‘90. 

Ho cercato di diffondere, nel mio piccolo, la cultura urban alla mia comunità e ho cercato di dare voce a chi mai si sarebbe sognato di finire in radio. Nel mio piccolo ci sono riuscito e sono felice che il genere, da lì in poi, sia sfociato nel business musicale più grosso degli ultimi 10 anni.

– Com’è nata l’idea di coinvolgere Chiara Bettiga per il ritornello di “Vita in vendita”?

Ho sempre pensato che, data la delicatezza dell’argomento, una voce femminile avrebbe dato più senso e valore alla canzone. La scelta è ricaduta su Chiara, che fa parte del mio team di lavoro, perché, dopo aver collaborato con lei ai cori del mio singolo precedente, ritenevo che la sua voce potesse dare quella nota malinconica che mancava al pezzo.  

 

- 01/02/2021
TAGS: Forty M.C.

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