Intervista a Joan Quille “Il live è il momento in cui riesco a dare tutta me stessa”

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È disponibile “Joan Quille”, il nuovo album di inediti della cantautrice bresciana Annalisa Mazzolari in arte JOAN QUILLE. Sette brani dall’anima rock-elettronica, scritti dall’artista in collaborazione con Valerio Gaffurini e Alessandro Ducoli. Dal 25 ottobre è in radio il nuovo singolo “Via del vanto”. 

Quando nasce la tua passione per la musica?
Coltivo questa passione sin da quando son piccola. Mi piaceva la musica, amavo cantare sopra le canzoni dei cartoni animati…a cinque anni ballavo sui palchi divertendomi, come fossi dentro un musical con le storie che guardavo o che mi venivano lette. A partire dai sette anni ho sentito di voler fare di quel gioco un mondo ancora più mio, così ho iniziato il mio percorso di studi.

 

Se dovessi dire con una frase chiave che cos’è per te la musica quale useresti?
Abuso di una citazione usata per descriverla nel mio primo album: “è vita, speranza, qualcosa di più”

 

È uscito il tuo nuovo album omonimo, ce ne vuoi parlare?
È da qualche mese oramai che Joan Quille ha preso vita. L’album è un concept che gioca attorno alla simbologia della giunchiglia, fiore dal quale ho preso il mio nome e dei quali valori è la portatrice la protagonista di una fiaba. Lei è una principessa rinchiusa in un castello perché innamorata di un drago; nel corso della sua prigionia Joan capirà come sconfiggere la creatura per liberarsi e rinascere, risplendendo nell’ottimismo, nel coraggio, nel rispetto di se stessa…questi sono i petali gialli che vanno appunto a descrivere la sua fioritura.

 

Il 25 ottobre sono usciti la canzone e il video del brano “Via del vanto”. Ci parli di questo secondo singolo estratto da Joan Quille?  Che significato ha per te?
Il singolo narra un nodo centrale all’interno della storia: “Via del vanto” è quel momento di antitesi dove la principessa si scontra con la realtà, una realtà arrogante, fatta di persone più inclini a giudicare che ascoltare…o ancor peggio a inventare verità che non indagano o non vogliono capire. È sempre giusto ascoltare la voce che viene da fuori. Ma vale, al prezzo della propria identità?

 

Qual è la difficoltà maggiore che riscontrano secondo te i giovani cantanti che si affacciano nel mondo della discografia?
Oggi giorno ognuno di noi ha davvero le possibilità di creare e fare qualcosa di squisitamente artistico; ci interfacciamo con nomi e immagini che giocano veramente bene…a volte il difficile è cercare di spiccare, cercare quel quid di unico che possa colpire chi ci ascolta. Secondo me nel periodo che viviamo c’è talmente tanta proposta di volti diversi e in gamba che il difficile sta proprio nel sapersi distinguere.

 

Che importanza hanno per te i live?
Il live è il momento in cui riesco a dare tutta me stessa. Ritrovo l’adrenalina del gioco che avevo da piccola e cerco di trasmettere tutta l’energia a chi mi ascolta e a chi suona insieme a me. È un momento importante per me che metto in gioco il mio lavoro ma soprattutto per il pubblico che spero sempre di lasciare a fine esibizione con un sorriso…una riflessione…un’emozione colta dalle canzoni.

 

Prossimi progetti? Ti stai preparando a nuove composizioni?
Sto progettando nuove melodie. Non dovrete aspettare molto per prossime news, per ora vi tengo in sospeso e vi invito a seguirmi su tutti i social network

 

Grazie Annalisa e in bocca al lupo!
Grazie di cuore a voi!

- 19/12/2019

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