S’intitola ‘Pareti’ il nuovo singolo di Pietro Esposito (in arte Smaloxs), giovane promessa del panorama musicale italiano. Il brano, prodotto da H.O.M Production di Pietro Esposito, racconta di una relazione giunta al termine e di tutto ciò che lascia. Ecco cosa ci ha raccontato Smaloxs.
Quando ti sei avvicinato alla musica?
Partiamo dal fatto che il mio percorso musicale lo divido in due: il percorso musicale da “musicista’’ e poi quello da produttore e fonico. Quello da musicista è iniziato con la batteria sin da piccolo, da quando avevo 7 anni e poi andando a crescere ho sempre avuto un certo fascino per il mondo della tecnologia utilizzata in ambito musicale. Sin da piccolo ho sempre avuto un fascino per la musica, fino poi ad arrivare a oggi, che scrivo canzoni, le compongo, le produco, arrangio e le finalizzo masterizzandole.
Quali sono le sonorità che hai scelto per ‘Pareti’?
Per me la scelta di una metrica e di una melodia in una canzone non è una cosa da sottovalutare, anzi, penso che sia la cosa più importante, sapere che all’ascoltatore non rimarrà solo qualche frase, ma un vero e proprio pezzo della canzone, che resta in testa.
Cosa ascoltavi da bambino?
Da bambino i primi dischi che ho ascoltato e da cui ho anche preso ispirazione, sono stati dischi di autori e artisti americani, ho sempre avuto una grande ammirazione per il pop americano. Alcuni artisti li ascolto ancora oggi, come Lewis capaldi, Coldplay, Adele, The Chainsmokers e tanti altri.
Sogni di esibirti su un palco prestigioso?
Penso che la meta di molti artisti emergenti italiani è sicuramente Sanremo, infatti è una meta a cui punto. Sarebbe davvero fantastico far sentire a tante persone nel mondo chi è Smaloxs e cosa vuole trasmettere.
