Timothy Cavicchini: “Guido” e il viaggio emotivo di un uomo in cerca di se stesso

  • WhatsApp
  • Telegram
  • Reddit
  • LinkedIn

Timothy Cavicchini, una delle voci più intense della musica italiana, torna con Guido, un brano che esplora le fragilità umane e il peso delle responsabilità. Attraverso la storia di un uomo in fuga dalle proprie emozioni e dal rapporto con il figlio, Timothy affronta temi universali con profondità e sincerità.

In questa intervista, l’artista ci racconta delle sfide incontrate nella sua carriera, del significato personale di Guido, e anticipa i suoi progetti futuri, tra cui il nuovo singolo May Day. Un viaggio musicale che unisce cuore e autenticità.

Quali sfide hai affrontato quando hai iniziato la tua carriera musicale?
Le sfide sono iniziate quando ho deciso di trasformare la musica in una vera e propria professione, e non sono mai finite. Per esempio, è difficile mantenere la visibilità dopo un talent show o dimostrare che il mio valore risiede nel canto e non nell’aspetto fisico. Anche lasciare un’agenzia di spettacolo può essere complicato: rischi di essere screditato da chi ti ha rappresentato per anni. In queste situazioni ti crei dei “demoni interiori”. Serve avere nervi saldi, un obiettivo chiaro e una persona che ti ami. E se hai una famiglia, ricordati che è la cosa più importante: non sacrificare la famiglia per un sogno!

C’è stato un momento difficile che hai superato e che ha contribuito a plasmare la tua determinazione?
Sì, il mio pubblico è stato la mia forza. Sapere che c’è chi viene ai miei concerti solo per lasciarsi andare e dimenticare i problemi per due ore mi dà energia. Il mio lavoro è complicato, e la vita è fatta di momenti difficili, ma grazie a voi ho trovato una nuova determinazione.

Quali artisti o eventi hanno avuto un impatto significativo sui tuoi primi lavori?
Ho un ricordo splendido di tutto ciò che ho fatto: la prima band in garage, il sogno grunge, i dieci anni con la mia band precedente… Tutto questo mi ha reso la persona che sono oggi. A volte mi spaventa la mia stessa resilienza.

Se potessi dare un consiglio al “te” che ha appena iniziato la carriera musicale, cosa diresti?
Mi direi: “Svegliati!” Non ho mai dato importanza al denaro – come si dice oggi, al “cash” – ma avrei potuto fare scelte migliori. Ho sempre pensato al “noi”, senza mai darmi abbastanza valore. Oggi mi direi: “Ringraziati ogni tanto.”

Quali sono state le principali influenze musicali o sonore per questo singolo?
Questa volta, tutte. Per la prima volta sono circondato da persone che credono in me sia come artista sia come uomo.

Come hai scelto il titolo del singolo e quale significato ha per te?
Il titolo, Guido, racconta una storia in cui si possono riconoscere tanti “Guido” dei nostri giorni. È una dedica a chi vive con passione e resilienza.

Puoi condividere alcune anticipazioni su cosa i nostri lettori possono aspettarsi dal tuo prossimo lavoro?
Il mio prossimo lavoro è stato presentato a “Una Voce per San Marino”. Speriamo vada bene! Si chiamerà May Day, un brano che rappresenta un nuovo capitolo della mia musica.

- 04/12/2024

ISCRIZIONE ALLA NEWSLETTER

Subscribe

* indicates required
© Cyrano Factory è prodotto da Media Factory Adv. All rights reserved.
ACCEDI CONTATTI REGISTRATI AUTORI