Sasà V racconta “Pessima Idea”: quando il cuore sfida la razionalità

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Con “Pessima Idea”, Sasà V racconta il fragile equilibrio tra passato e presente, tra errori già vissuti e il rischio di ripeterli. Il brano si addentra nel conflitto interiore di chi si trova sospeso in un limbo emotivo, diviso tra ciò che la ragione suggerisce e ciò che il cuore ancora desidera.

Abbiamo approfondito questi temi direttamente con Sasà V in questa intervista.

“Pessima Idea” tocca un tema universale: il timore di ripetere gli stessi errori. Quali artisti o esperienze personali ti hanno ispirato nella scrittura di questo brano? 

Gli artisti che mi hanno ispirato nella scrittura di questo brano sono Fabrizio De André, Lucio Dalla, Mina e Adriano Celentano. Nella vita ho vissuto momenti in cui ho dovuto affrontare le conseguenze delle mie scelte. Queste esperienze mi hanno spinto a riflettere su come il timore di ripetere errori possa influenzare le decisioni future 

Nel tuo percorso musicale hai dimostrato una grande versatilità, spaziando tra generi diversi. C’è un genere o un artista con cui vorresti sperimentare in futuro?

Mi piacerebbe tantissimo sperimentare con il reggaeton italiano perché amo tantissimo le influenze musicali del Sud America e mi piacerebbe tantissimo collaborare con Mahmood, Big Mama, Serena Brancale e Marco Mengoni e perché no con Marracash, ThaSup e Lazza.

I social hanno avuto un ruolo importante nel farti conoscere. Come vivi il rapporto con il pubblico online e in che modo influenza il tuo modo di fare musica? 

Con i miei followers ho un rapporto bellissimo, con alcuni sono anche diventato amico e tramite i social cerco anche di fare divulgazione sui temi sociali per cui lotto da sempre (omofobia, razzismo, grassofobia, bullismo).

Grazie ai social ho acquisito maggiore fiducia in me stesso e poi i ragazzi più giovani mi stanno facendo conoscere un genere che ascoltavo poco: la trap che faccio pure ma a modo mio venendo da studi di canto lirico e moderno 

Se potessi collaborare con un regista per un tuo prossimo videoclip senza alcun limite di budget o possibilità, chi sceglieresti e che tipo di narrazione vorresti raccontare? 

Innanzitutto ci tenevo a ringraziare Adriano Giotti , il regista del videoclip di “Pessima Idea” per la sua grande professionalità e per l’amore che ci mette in ogni cosa che fa, la mia casa discografica Qanto Records per aver creduto in me e per come si stanno occupando bene di me e Pyrames International per la distribuzione dei miei inediti  Per rispondere alla sua domanda mi piacerebbe collaborare con David LaChapelle e con Gaetano Morbioli, con LaChapelle mi piacerebbe narrare una storia che esprima il conflitto tra il bene e il male con un atmosfera dark e con Gaetano Morbioli mi piacerebbe narrare la storia di un ragazzo che esce dal tunnel della solitudine e si apre al mondo

 Dopo “Pessima Idea”, cosa dobbiamo aspettarci dal tuo percorso musicale? Hai già in mente nuove direzioni artistiche o progetti in cantiere? 

Dopo “Pessima Idea” arriverà un altro inedito che tratterà il tema del bullismo e poi un brano estivo che stiamo già iniziando a scrivere.  Stiamo anche pensando a un tour e con l’uscita del secondo inedito mi piacerebbe tantissimo fare un giro per le scuole per parlare di temi quali l’omofobia, il bullismo, la grassofobia, il razzismo

 

- 15/03/2025

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