
Un brano che fonde ricerca spirituale e innovazione musicale, tra poesia e contaminazioni globali

“Spazio Zero” non è solo il titolo del nuovo singolo di Stefano Napolitano, ma una dichiarazione di poetica. Estratto dall’album Una nuova luce sul mondo, il brano, in radio dal 26 settembre, affronta un tema universale: la possibilità di rinascere attraverso l’amore.
La canzone si apre come un mantra, con sonorità sospese tra elettronica e strumenti etnici, creando un’atmosfera ipnotica e meditativa. Il testo esplora immagini forti e simboliche: la pelle come contatto vitale, le stelle come guida, l’oscurità come spazio da attraversare per raggiungere la luce. È un racconto che parla di cadute e resurrezioni, un viaggio spirituale che si fa esperienza collettiva.
La produzione, frutto della collaborazione con il sintetizzatore TH8 di Acustica Audio e gli arrangiamenti di Danilo Ballo, spinge la canzone oltre i confini del pop tradizionale. La presenza di strumenti orientali e richiami alla musica sacra danno vita a un tessuto sonoro che travalica i generi.
“Spazio Zero” prosegue il percorso concettuale dell’album, che immagina il ritorno di Gesù e Maddalena sulla Terra. Ma mentre il disco guarda alla salvezza dell’umanità, il singolo si concentra sull’individuo, invitandolo a trovare dentro di sé il proprio spazio sacro.
Un lavoro che conferma Napolitano come autore capace di coniugare profondità e innovazione, regalando alla scena italiana un tassello originale e potente.