Intervista all’autore foggiano Vic Petrella, in occasione dell’uscita del nuovo singolo “Red Zone”

  • WhatsApp
  • Telegram
  • Reddit
  • LinkedIn

“Red Zone” è il secondo singolo, estratto dal disco d’esordio “Sperimentalist” dell’autore foggiano Vic Petrella, disponibile dal 07 maggio 2021 in rotazione radio e video, pubblicato e distribuito da (R)esisto.

Vittorio Petrella, conosciuto anche come Vic Petrella, nasce a Foggia il 20 maggio del 1996. Malgrado fosse fin dall’infanzia legato alla musica rock e metal grazie agli ascolti del padre, viene, all’età di 6 anni, indirizzato verso lo studio del pianoforte classico. Tali studi lo accompagnano fino ai 22 anni, quando decide di abbandonare il conservatorio per dedicarsi agli studi di archeologia presso l’Università degli Studi di Foggia, dove si laurea nel 2019, con la promessa però di non abbandonare la musica. Dopo una serie di esperienze in alcuni gruppi del foggiano, come tastierista ed arrangiatore, decide di intraprendere la carriera da solista e nel maggio del 2019 registra il suo primo demo autoprodotto in homerecording dal nome “Demo – 01”, curando la scrittura di tutte le parti strumentali e della voce. Tale lavoro gli permette di essere notato dal produttore ferrarese Massimiliano Lambertini, con il quale incide il suo primo EP presso il Natural HeadQuarter studio di Ferrara, dal nome “Sperimentalist”. Attualmente continua i suoi studi di archeologia presso l’Università degli Studi di Padova, dove frequenta il corso di laurea magistrale in scienze archeologiche e contemporaneamente si dedica alla composizione della propria musica dalla vena fortemente sperimentale, cercando di conciliare il post-rock con elementi elettronici, psichedelici e sinfonici.

1) “Red Zone” è il secondo singolo , estratto dal disco “Sperimentalist”. Ci racconti il tuo percorso artistico? Hai dei punti di riferimento?
Sono sempre stato legato alla musica. Fin dall’infanzia suono il pianoforte ed ho studiato musica classica in conservatorio per qualche anno. Allo stesso tempo, però, sono sempre stato appassionato di musica rock ed anche metal nei vari sottogeneri ed incline alla sperimentazione anche nei gusti: mi piace anche la musica elettronica. Ho cominciato a suonare in alcuni gruppi da quando avevo circa 14 anni ed ho accumulato qualche esperienza, ma non hanno mai portato alla registrazione di un album. Ad un certo punto ho deciso che la mia strada doveva proseguire da solo, ho pensato che per trovare veramente il mio stile musicale, la mia vena, dovevo intraprendere questo percorso autonomamente ed indipendentemente. Così è nato “Sperimentalist” ed ora siamo qui a parlarne.

2) Che genere fa Vic Petrella?
Difficile dirlo con certezza. Mi piace pensare di rientrare nel post-rock, ma con tante influenze. Sono consapevole di non fare esattamente quel genere e che a molti questa definizione fa storcere il naso perché oggi più che mai la musica vive di categorie. Il mio obiettivo è innovare attraverso la sperimentazione, chi mi ascolta non lo fa per il post-rock o per qualsiasi altro genere mi si possa inquadrare, lo fa per capire cosa ha da dire Vic Petrella.

3) Il tuo disco d’esordio è uscito per (R)esisto, come è nata la collaborazione?
Ero alla ricerca di un’etichetta che credesse nel mio progetto e mi sono imbattuto in (R)esisto e in Max. C’è stato fin da subito un ottimo feeling e disponibilità verso la mia condizione oltre che interesse verso il mio progetto. Ho cominciato proponendo un mio demo e da lì è partito tutto.

4) Quale delle canzoni del tuo EP ti rappresenta meglio?
Non saprei. Ogni pezzo è un tassello di me, delle mie idee, dei temi a cui sono legato. Personalmente mi piace pensare che Sperimentalist si possa ascoltate tutto d’un fiato come un unico gran pezzo, anche se sono 4 ed ognuno ha un suo mondo anche ben circoscritto. Ogni pezzo è l’anello di una catena.

5) Qual è la tua personale visione dell’attuale scena musicale italiana?
È una scena che sta cambiando radicalmente. Sempre più sono gli artisti indipendenti e/o alternativi anche nel mainstream, moltissimi sono quelli più vicini alla musica rap e varianti, ma anche il rock cerca di riproporsi. Penso ci sia bisogno di una profonda innovazione ed io, nel mio piccolo, voglio fare la mia parte. Di certo sappiamo tutti però che la rivoluzione musicale in Italia non si può fare dai locali underground, ma da Sanremo, quindi non sarà facile.

6) Cosa bolle in pentola per il futuro?
Attualmente sto lavorando per cercare di portare live il disco mentre raccolgo nuove idee per futuri lavori. Viviamo ancora in uno stato di costante incertezza, vedremo cosa accadrà nel breve e lungo periodo.

7) Come possono mettersi in contatto con te i nostri lettori e su quali canali si può acquistare il disco?
L’album è disponibile su tutte le piattaforme digitali e streaming da Spotify, a Youtube, a Deezer, Tidal etc… I lettori possono certamente contattarmi sui miei social Instagram, Twitter, Facebook oppure tramite mail vicpetrella@gmail.com. Sono sempre disponibile per rispondere a domande, curiosità sulla mia musica o qualsiasi altra cosa.

www.facebook.com/VicPetrella
www.instagram.com/vicpetrella
www.twitter.com/VicPetrella_96

- 02/09/2021

ISCRIZIONE ALLA NEWSLETTER

Subscribe

* indicates required
© Cyrano Factory è prodotto da Media Factory Adv. All rights reserved.
ACCEDI CONTATTI REGISTRATI AUTORI