C’è una lunga tradizione di noir al femminile nella letteratura occidentale, da Agatha Christie a Fred Vargas, da Mary Shelley a Matilde Serao. Donne autrici di capitoli unici del patrimonio romanzesco europeo e non solo, donne creatrici di personaggi alla ricerca della verità tra grovigli di delitti e crimini. Al suo debutto alla scrittura di un romanzo, Martina Galletta parte da questa tradizione, con un omaggio conclamato alle signore del giallo, per dare vita a un nuovo noir di genere, ambientato tra le due guerre, proponendo una sua lettura del ruolo femminile a ridosso della seconda guerra mondiale, dando vita a un racconto di emancipazione femminile e coraggio, con leggerezza e ironia.
In libreria dal 24 febbraio 2022 per Infinito Edizioni il primo romanzo firmato dall’attrice, autrice e compositrice Martina Galletta: La Dimora degli Dei.
Ciao Martina! Il tuo primo romanzo, “La dimora degli Dei” è in libreria dal 24 febbraio: che emozioni stai vivendo in questo momento?
Sono ancora incredula! Questo è uno dei miei più grandi sogni che si realizza. Ho iniziato a scrivere “La dimora degli dèi” quasi per gioco, ma ben presto l’ispirazione mi ha travolta come un fiume in piena. Allora ho deciso di strutturare il lavoro in modo razionale, meticoloso, proprio per riuscire a gestire il flusso creativo: la mattina era dedicata allo studio (essendo un romanzo storico, ambientato nel ’38 in Austria, ovviamente ho dovuto documentarmi moltissimo), poi mi incatenavo alla tastiera e scrivevo per dieci ore al giorno. E così, quasi senza rendermene conto, ho terminato il mio primo romanzo! Ho avuto la grande fortuna di collaborare con la Infinito Edizioni, una realtà splendida che ha creduto in me: e, dopo mesi di telefonate, correzioni di bozze e lavoro amministrativo, finalmente abbiamo pubblicato “La dimora degli dèi”.
Adesso che la mia “creatura” è in libreria, mi dedicherò alla scrittura del mio secondo libro: posso anticiparti poco, ma sarà un altro romanzo storico, ambientato però in un altro periodo e in un’altra zona del mondo.
Con il tuo romanzo fai omaggio ad alcune delle penne più famose del noir e del giallo: quali sono i modelli a cui ti sei ispirata?
Non c’è dubbio che il mio romanzo sia un omaggio conclamato alle regine del giallo, in particolar modo ad Agatha Christie: ho voluto infatti ispirarmi alla struttura narrativa del giallo anglofono, piuttosto che mediterraneo. Della Christie ho sempre ammirato due qualità, a mio parere fondamentali per un autore di questo genere di letteratura: l’abilità di sbalordire il lettore all’ultima pagina, puntualmente, proprio come il prestigiatore che, per quanto prestiamo attenzione, riuscirà sempre ad ingannarci con i suoi trucchi, ma anche la capacità di tratteggiare personaggi tridimensionali, veri, con un approfondimento psicologico notevole e, il più delle volte, direi persino sorprendente. Ovviamente non voglio fare paragoni, ma sono questi i due motori che mi hanno spinta e motivata nella scrittura. Essendo però una lettrice avida, mi sono ispirata anche a moltissimi altri autori, che mi hanno accompagnata negli anni nella mia crescita umana e professionale: e spero che, tra le pagine de “La dimora degli dèi”, ogni tanto sentirete riecheggiare le parole di Isabel Allende, l’ironia pungente di Murakami Haruki, le descrizioni dei paesaggi di Dumas, e tante altre suggestioni che mi hanno arricchita nel corso del tempo. Nel mio libro i generi si mescolano e si confondono: è un giallo, ma si può anche essere definito un noir, è un thriller ma al contempo un romanzo storico.
La protagonista, Britta, lotta per la sua emancipazione: quali sono i suoi desideri e a quali risorse della sua personalità attinge per realizzarli?
Britta, come viene detto nel primo capitolo: “…Aveva tre caratteristiche imperdonabili per la società, se a possederle era una donna: era intelligente, era ricca ed era bella”. È una ragazza piena di risorse, che lotta contro un mondo costruito ad uso e consumo degli uomini. E cercherà la strada per l’emancipazione, la libertà intellettuale e la parità con le sole armi che possiede: la sua intelligenza, la sua fame di cultura e di conoscenza e il suo bisogno di verità. Ho voluto parlare della condizione femminile degli anni ‘40 perché, purtroppo, non è strutturalmente così diversa da quella attuale: basta guardare i numeri dei femminicidi in Italia. Muore una donna ogni tre giorni: siamo in guerra, una guerra che ha fatto troppe vittime innocenti. E sono fermamente convinta che la cultura, la conoscenza, la letteratura e la memoria storica siano armi fondamentali per cambiare la situazione inaccettabile della realtà in cui viviamo.
Sappiamo che presto avranno inizio le presentazioni del libro: quando e dove potremo incontrarti?
Abbiamo rotto il ghiaccio il primo marzo, a Milano, presentando il romanzo in anteprima nazionale a EST, una splendida realtà che collabora con la libreria Ubik- Verso.
Ha moderato l’incontro il giornalista Rosario Palazzolo, direttore della prestigiosa rivista Runner’s World, nonché caro amico.
Oltre a parlare del romanzo, ne abbiamo interpretati alcuni brani (come sai, sono anche attrice) io e il mio compagno Sebastiano Gavasso, volto televisivo e cinematografico.
Ma il tour non finisce qui!
Grazie al prezioso aiuto della mia casa editrice, la Infinito Edizioni, e del mio ufficio stampa, la HF4comunicazione, il romanzo girerà l’Italia, e io con lui: faremo un lungo giro del nord-est, toccando città quali Padova, Verona, Venezia, Vicenza, Trieste, Rovereto.
Avrò l’onore di presentare “La dimora degli dèi” al Circolo Culturale Guglielmo Calarco, diretto da Angela Curatola, a Reggio Calabria: e poi Catanzaro, Messina, Napoli. Si parla persino di Austria!
E, naturalmente, attendo con ansia la presentazione di Roma, di cui potrò darvi presto i dettagli! Come si dice, stay tuned!
