
Stavolta non è solo questione di barre o riff, ma di un racconto che brucia dentro: la guerra interiore di una donna divisa tra la paura di ripetere gli errori e la voglia di rinascere più forte, come madre e come persona.
Il titolo non è casuale: Feronia è la dea della libertà, della natura selvaggia e della rigenerazione. Un simbolo potente, che i CROMA trasformano in musica grezza e viscerale. Le strofe scavano a fondo, mentre il suono alterna l’impatto punk rock a linee di piano firmate da Diemme, figura chiave della DSCT CREW e collaboratore storico della band. La loro intesa non è solo tecnica: è chimica pura, che qui si traduce in un equilibrio tra durezza e sensibilità.
Registrato nello studio di Cristian Masiero (batterista della formazione) e rifinito dal lavoro di Nicholas Sano Atzeni, il brano conserva la sua energia raw senza compromessi, dimostrando che i CROMA non hanno paura di sporcarsi le mani per restare veri.
Anche il lato visivo spacca: il videoclip ufficiale porta la firma di Croma stesso, che ha curato pure la grafica della cover. Al centro della scena c’è Adja, musa e compagna dell’artista, che diventa il volto e il corpo di questa battaglia interiore, interpretando con forza e autenticità la rinascita raccontata nel brano.
Con Feronia, i CROMA ribadiscono la loro identità: niente filtri, niente compromessi, solo musica che viene dalla strada e dalla pancia. È un pezzo che parla a chi non ha paura di affrontare i propri demoni, a chi sa che il vero cambiamento passa dal fuoco.
In un panorama rap spesso patinato, i CROMA continuano a tenere la barra dritta sulla verità, senza seguire mode. Feronia non è solo un singolo, è un manifesto: la dimostrazione che rap e contaminazione possono ancora essere strumenti di resistenza, libertà e rinascita.
